Esempi di infortuni sul lavoro nell'utilizzo di mezzi di sollevamento carichi. Focus sull'uso di gru e ponti sollevatori. La dinamica degli incidenti, i rischi di travolgere le gru ei problemi con gli ascensori.
Brescia, 9 Dic - Nell'INFOR.MO. Archivio, strumento per l'analisi qualitativa dei casi di incidente connesso al sistema di sorveglianza per lesioni mortali e gravi, purtroppo sono ancora numerose le registrazioni degli incidenti legate all'utilizzo delle attrezzature utilizzate per le attività di sollevamento carichi.
Per questo, con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza dei rischi tra i nostri lettori, nelle scorse settimane abbiamo iniziato un breve viaggio, nella sezione “Imparare dagli errori”, attraverso le dinamiche degli infortuni che si verificano nelle attività di sollevamento.
Ci soffermiamo oggi, sempre con riferimento ai contenuti dell'INFOR.MO. archivio, su alcuni casi legati all'utilizzo di ascensori e gru a cavalletto.
Si ricorda che una gru a cavalletto è una "gru fissa o gru in grado di muoversi lungo piste/binari aventi almeno una trave prevalentemente orizzontale sostenuta da almeno una gamba e dotata di almeno un meccanismo di sollevamento" (EN 15011).
Il primo caso riguarda un infortunio durante la stuccatura manuale su pannelli in calcestruzzo.
Durante la fase di stuccatura su pannelli posizionati in prossimità del binario di alimentazione della gru a cavalletto, un operatore viene urtato dalla struttura della ruota motorizzata della gru.
Si segnala che “l'impianto di sollevamento e trasporto era operato da un collega che operava nell'area attigua. la distanza tra il pannello in lavorazione e la carpenteria metallica della ruota della gru non consentiva uno spazio libero per il passaggio di una persona. Forse a causa della posizione inginocchiata del ferito, il collega operatore non si è accorto della sua presenza e ha attivato dal radiocomando la movimentazione delle gru su rotaie”.
Si segnala che il mezzo di sollevamento “è dotato di lampade a luce intermittente che segnalano il movimento della gru, un segnale sonoro relativamente basso, che avverte gli operatori operanti nell'area, dell'inizio delle manovre di movimento sulla rotaia e un dispositivo con due fotocellule che verificano la presenza di ostacoli lungo il percorso ferroviario”. Si segnala inoltre che il danneggiato "ha svolto le sue funzioni in un luogo abituale in quanto utile per lo scarico dei pannelli dalla gru e per il successivo carico sui veicoli". Tuttavia, la zona di stuccatura "non era delimitata o delimitata dall'adiacente area di lavoro della gru che movimenta i manufatti" e dai "cassero di getto".
Questi i fattori causali annotati nella scheda:
Il secondo caso riguarda un infortunio avvenuto durante l'utilizzo di un sollevatore a cavalletto.
Raggiunto il cantiere sito al quinto piano dell'edificio denominato "B" dell'edificio ove è avvenuto l'incidente, un lavoratore si reca al verricello su un cavalletto allestito al termine della giornata lavorativa del giorno precedente, e posto adiacente al parapetto della Terrazza. Parapetto formato alla base da un muro di cemento alto una cinquantina di centimetri, e altri settanta centimetri di artistica inferriata in ferro.
La parte superiore del parapetto (parte grigliata) è stata rimossa per consentire il posizionamento del suddetto verricello su un cavalletto reso necessario/obbligatorio per la presenza di un solo sollevatore per il trasporto delle persone, unico mezzo che può essere utilizzata per raggiungere il terrazzo al piano terra oggetto di intervento.
Il suddetto argano su cavalletto è stato allestito dall'infortunato assistito dal proprietario, ed i contrappesi (zavorre), costituiti da due bidoni in ferro da 200 litri ciascuno, sono stati posizionati alla base del cavalletto argano ma non riempiti d'acqua, in quanto la presa dell'acqua non può essere attivata immediatamente perché chiusa con un lucchetto, le cui chiavi sono in possesso dell'idraulico del condominio che non è immediatamente rintracciabile.
L'operaio raggiunge il terrazzo e si posiziona a lato dell'argano sul cavalletto, afferra con la mano sinistra il gruppo di sollevamento, lo fa scorrere sul binario, lo porta fuori dal parapetto, questo per iniziare a sollevare il materiale necessario alla manutenzione del il terrazzo (guaine, mattoni, ecc.) immagazzinato al piano terra sottostante.
Mentre il ferito esegue inconsciamente l'operazione appena descritta, per l'assenza della zavorra, l'argano su un treppiede si ribalta all'esterno del parapetto, trascinando nel vuoto il ferito.
Per facilitare la prevenzione degli incidenti, prendiamo alcune informazioni da alcuni documenti pubblicati negli ultimi anni in relazione ai rischi associati all'uso degli apparecchi di sollevamento.
Ad esempio, possiamo fare riferimento al documento "ImpresaSicura_Metalmeccanica", documento relativo al progetto multimediale Impresa Sicura e sviluppato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail, che si concentra sui vari rischi nell'uso di alcune specifiche tipologie di gru (carroponte, carroponte, gru a bandiera e gru a cavalletto). e presenta alcune possibili misure di prevenzione.
Si fa ad esempio riferimento al rischio di urto o urto del carico, rischio che può dipendere da:
Si segnala che le modalità di esecuzione delle manovre da parte dell'operatore addetto al dispositivo di sollevamento "costituiscono l'aspetto più importante nell'individuazione dei possibili rischi connessi alla presenza di tali dispositivi negli ambienti di lavoro". E la causa può essere anche "formazione inadeguata o formazione insufficiente del personale".
Inoltre, “un'altra condizione di pericolo rilevante si verifica quando, durante la manovra dell'attrezzo, vi sono ostacoli che impediscono una corretta visione dell'intera area interessata dal movimento”. Senza dimenticare che “operare senza seguire le opportune avvertenze, l'assenza di avvertenze adeguate o, anche in questo caso, l'insufficiente formazione degli operatori, sono tutte situazioni che determinano rischi significativi di collisioni o investimenti”.
Per parlare più nello specifico degli elevatori a portale utilizzati in edilizia, possiamo raccogliere alcune informazioni dalle schede relative al manuale "Valutazione dei rischi nelle costruzioni edili" nato diversi anni fa dalla collaborazione tra il Comitato Territoriale Paritetico per la Prevenzione degli Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia e l'INAIL Piemonte.
Queste sono le "misure di prevenzione e istruzioni per i lavoratori" prima, durante e dopo l'utilizzo delle bretelle (scheda M.01.27).
Sito INFOR.MO: nell'articolo abbiamo presentato i fascicoli numero 7475 e 7675 (archivio infortuni 2002/2018).
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