Cedono le banche, allarme sul Ticino a Pavia. Blocchi di cemento per prevenire il crollo - La Provincia Pavese Pavia

2021-12-18 03:06:17 By : Ms. Lisa Wang

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Intervento di emergenza deciso da Comune, Parco e Aipo. Da agosto parte lo studio sui cambiamenti delle correnti

PAVIA. Allarme erosione sul Ticino: il fiume sta inghiottendo centinaia di metri di sponda e, subito dopo l'estate, a quota Canottieri, l'Aipo effettuerà un intervento tampone con blocchi di cemento per rinforzare gli argini. Nel frattempo, entro l'inizio di agosto, si procederà ad affidare il compito di uno studio morfologico sulle condizioni del fiume azzurro, dal ponte di barche, a Bereguardo, al ponte della Becca, a Linarolo, con l'obiettivo di comprendere sua evoluzione. Perché il Ticino sta cambiando volto, la corrente continua a inghiottire porzioni di argini, i cedimenti si moltiplicano, le condizioni degli argini sono sempre più compromesse.

Le condizioni del tratto nei pressi dei Canottieri sono fortemente critiche. Ed è lì che si è svolto un sopralluogo tra Aipo, Parco del Ticino, Provincia, Comune, Ster e rappresentanti della stessa società per stabilire i prossimi lavori. Si procederà a posizionare blocchi di cemento sotto il livello dell'acqua, al fine di consolidare questa parte dell'argine. «Si è deciso di effettuare interventi tampone per realizzare un tratto che sta progressivamente e pericolosamente cedendo a causa della continua azione dell'attuale - spiega l'assessore all'Ambiente Massimiliano Koch -. Ad ottobre Aipo procederà al consolidamento mentre, entro i primi mesi del prossimo anno, si conosceranno gli esiti dello studio morfologico per capire l'evoluzione del fiume e poi decidere su ulteriori opere da realizzare per fermare l'erosione che si consumando le banche". Poi l'assessore sottolinea come "il lavoro di squadra sia fondamentale per eliminare il pericolo legato ai continui cedimenti". Da tempo i paesani chiedono interventi per contrastare l'azione erosiva della corrente, per difendere gli argini e per evitare rischi idraulici. Il Comitato “Attenti al Ticino” aveva chiesto alle autorità un piano a lungo termine, segnalando in rosso le criticità del fiume nel tratto che attraversa la città. L'argine nei pressi dei Canottieri sta cedendo, attaccato dai corrente che, aveva spiegato il Comitato, ha già portato via quasi cinque metri di costa, formando un canyon alto un metro e ottanta, ma anche l'argine in zona Ticinello è compromesso, nel tratto accanto al ristorante Bardelli e su quello a lato della pista ciclabile. I massi che proteggono una parte della sponda di via Milazzo stanno crollando. E resta il problema della ghiaia il cui spostamento, seppur autorizzato, finisce per esercitare pressione sulle sponde opposte, causando ulteriore instabilità, in quanto modifica il flusso delle correnti. Interventi che stanno modificando sensibilmente la struttura del Ticino, con il rischio di innescare un processo irreversibile.

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