Un ristorante in Svizzera che si è ripetutamente rifiutato di chiedere ai clienti il ​​green pass è stato murato con blocchi di cemento dalla polizia.

La polizia svizzera ha murato con blocchi di cemento un ristorante No green pass e ha arrestato i tre proprietari dopo che si erano rifiutati di applicare le norme anticontagio che prevedono il controllo delle certificazioni green dei clienti.

Un provvedimento drastico ritenuto eccessivo anche dalla magistratura che ha annullato entrambi i provvedimenti pur riconoscendo l'atteggiamento disinvolto nei confronti della legge da parte degli operatori dell'impresa.

Gli eventi si sono svolti a Zermatt, rinomata località sciistica e di villeggiatura ai piedi del versante svizzero del Cervino. Il locale in questione è il Walliserkanne, i cui proprietari si erano subito opposti all'obbligo di avere un pass verde per consumare al chiuso e avevano deciso di non richiederlo ai clienti.

Dopo alcune chiamate, la polizia ha quindi ordinato la chiusura del ristorante.

Poiché i gestori non l'avevano rispettata e avevano organizzato aperitivi sulla soglia del ristorante, hanno così provveduto ad arrestarli e collocare cubi di cemento davanti alla struttura per impedire nuove elusioni della legge.

Il Tribunale del Riesame, chiamato a valutare la riconferma delle due misure restrittive (carcere per i proprietari e blocchi di cemento), ha ritenuto le misure ingiustificate ed eccessive e ha disposto l'abbattimento delle barriere e il ritorno alla libertà degli arrestati.

Tuttavia, in presenza di "forti sospetti" che questi ultimi abbiano aggirato la legge, la loro licenza commerciale è stata sospesa e il ristorante rimarrà chiuso al pubblico.

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