Milano: blocco alle poste, code ai centri vaccinali. Omicron, 5 casi su 7 non correlati - Cronaca

2021-12-18 03:17:02 By : Mr. mingpeng he

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Milano, 16 dicembre 2021 - La macchina di Poste, volano del successo della campagna vaccinale lombarda di cui da aprile è l'infrastruttura dopo la poco emozionante partenza con il portale Aria, si è inceppata per almeno quaranta minuti ieri pomeriggio, provocando un blocco delle prenotazioni e delle code e rallentamenti nei centri di vaccinazione. Lo stop era nazionale, e come affermato da Poste (che lo ha attribuito a "un problema sull'infrastruttura cloud di Microsoft su cui si basa la piattaforma di prenotazione dei vaccini") è durato "dalle 14.30 alle 15.10", riferiscono la Direzione Welfare della Regione, spiegando che "questo disservizio ha causato l'impossibilità temporanea di registrare i dati della vaccinazione. Il piano di recupero in circa 40 minuti ha rimesso in funzione il sistema". Al polo milanese delle Scintille, colosso da 1.500 vaccinazioni all'ora dove il minimo intoppo genera una spettacolare coda all'ingresso, i rallentamenti segnalati dai vaccinati sono iniziati intorno alle 14 e si sono risolti intorno alle 15:15. Dal Policlinico che lo gestisce spiegano che le iniezioni non sono state interrotte ma sono passate alla registrazione manuale (da inserire successivamente nel sistema), con inevitabili rallentamenti; a coloro che erano in attesa è stata assicurata la vaccinazione ma è stata offerta l'alternativa di tornare oggi senza prenotazione. Il blocco ha coinvolto anche le prenotazioni antiCovid, proprio alla vigilia dell'inizio delle iniezioni ai bambini tra i 5 e gli 11 anni per i quali le iscrizioni erano già lente: ieri alle 18.30 erano 62.895, poco più del 10% dei circa seicentomila interessato alla Lombardia. Oggi dalle 17, in diretta sui social della Regione, cinque esperti risponderanno ai dubbi dei genitori (da inviare via whatsapp al 3346324686), ma intanto si parte con linee speciali in 12 centri vaccinali, di cui sei interamente dedicati i più piccoli a Melegnano, Melzo, Peschiera, Vizzolo, Garbagnate e al Portello di Milano, dove alcuni volontari offriranno animazione e clown terapia (prevista, nei prossimi giorni, anche nelle linee pediatriche di Sesto e Cinisello). Intanto nei laboratori vengono sequenziati i tamponi alla ricerca della variante Omicron, di cui sono stati scoperti almeno sette casi in quarantotto ore in Lombardia. Secondo la giornata, tutti i contagiati avevano sintomi al massimo lievi e tutti sono stati vaccinati con due dosi, l'ultima ricevuta mesi fa, tranne uno che aveva fatto la terza iniezione ma pochi giorni fa, meno dell'intervallo per produrre una risposta immunitaria . I tre casi individuati martedì riguardano un tecnico sanitario, uno studente di un ateneo milanese (che non aveva frequentato nelle 48 ore precedenti i sintomi) e lo studente sedicenne di un liceo di Milano, di cui Il Giorno ha riferito ieri: dagli ambienti scolastici si apprende che i suoi compagni di classe sono in quarantena e nel contact tracing è emersa la positività di una studentessa di un altro istituto (coronavirus, il tampone deve ancora essere sequenziato). Ma considerando la velocità di diffusione di Omicron è probabile che i casi reali siano molti di più, anche perché dei sette, tutti sconnessi tra loro tranne due, solo un contagiato si era recato di recente a Londra, dove la variante venti giorni fa, quando è stato rilevato per la prima volta in Italia, non era ancora arrivato ufficialmente e ora rappresenta il 40% di tutti i casi di coronavirus. Intanto, Omicron o meno, i contagi sono tornati a crescere con un ritmo settimanale vicino a quelli di inizio novembre: da domenica a ieri in provincia di Milano sono stati 4.643, quasi il 40% in più rispetto ai 2.896 dei primi quattro giorni la scorsa settimana, e in Lombardia sono aumentati del 22% in una settimana e del 52% in due, calcola nel suo bollettino il consigliere regionale dem Samuele Astuti, denunciando un "sos tamponi" a Varese: "Quindi salta la traccia in un momento di recrudescenza della pandemia”.