ARTE PIEMONTE: FACTORS, GOST, STOISA, BERLINER SYMMETRIE, INCIPIT, GIARDINI DI TORINO, D'ORIA... - CentoTorri

2021-12-18 03:19:54 By : Ms. Freda Lee

coordinamento editoriale di Angelo Mistrangelo

Scarica il PDF UNA RETROSPETTIVA SU GIOVANNI FATTORI ALLA GAM

La GAM, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ospita per la prima volta una grande retrospettiva dedicata a Giovanni Fattori, uno dei più importanti artisti e maestri dell'Ottocento italiano. “La mostra “Fattori – capolavori e inaugurazioni sul '900” “offre l'occasione per riscoprire uno dei protagonisti della scena ottocentesca italiana” – afferma Virginia Bertone, curatrice del progetto insieme a Silvestra Bietoletti. “Giovanni Fattori è stato uno straordinario inventore di nuove iconografie capaci di tradurre la ricerca del realismo in un linguaggio sintetico e semplificato”. Attraverso nove sezioni, la mostra aiuta a ripercorrere le tappe principali della sua carriera. Nelle sale della GAM sono esposti oltre 60 capolavori dell'artista livornese realizzati tra il 1854 e il 1894. Sono inoltre presenti, in una sezione finale, alcune opere realizzate dai suoi allievi e da altri pittori (Plinio Nomellini, Oscar Ghiglia, Amedeo Modigliani, Lorenzo Viani, Carlo Carrà, Giorgio Morandi) che testimoniano come la sua natura carismatica abbia influenzato le future generazioni di artisti.

La mostra è arricchita da un interessante cortometraggio che racconta i luoghi, le vicende umane e le relazioni artistiche che hanno accompagnato la vita del maestro. La mostra "FATTORI - Capolavori e inaugurazioni sul '900" resterà aperta alla GAM fino al 20 marzo 2022.

MOSTRA ANTOLOGICA DI GIORGIO GOST AL “SAN MARCO” DI NOVARA

Sabato 11 dicembre '21, alle ore 17, verrà inaugurata la mostra antologica di Giorgio Gost alla presenza dell'artista presso la Galleria “San Marco” di Novara, Viale Volta 93 (per informazioni telefonare al 346/9550022). La mostra, che proseguirà fino al 16 gennaio 2022, fa parte del progetto "Stop The Time!" Progetto, che inizia nel 2011, con il devastante terremoto in Giappone, avvenuto l'11 marzo, e, come l' artista, il progetto è un modo per salvare, per i prossimi millenni, le cose che ci circondano e che usiamo tutti i giorni (confezionati e riempiti di liquidi o solidi mentre li beviamo o li mangiamo). Di solito non diamo importanza alle cose semplici, di uso quotidiano, che Gost salva nella resina, con la sua tecnica, ma queste cose potrebbero rivelarsi molto importanti per l'umanità in futuro, in momenti possibili, come il verificarsi di forti eventi naturali. . “Stop The Time!”, con questi oggetti salvati per il futuro, rappresenta una foto “reale” scattata sulle cose del nostro tempo, diventando così oggetto di studio per gli archeologi dei prossimi millenni. Giorgio Gost dal 2014 cerca di "salvare", come lui stesso dichiara, le immagini che ci accompagnano da decenni della nostra vita, con una tecnica nuova, cioè circondandole di resina trasparente, così da permettere loro una lunghissima vita senza bisogno di manutenzione o restauro (nella foto "Accendini - capsula del tempo", 2019). I tagli su tela di Fontana diventano così "Dopo Fontana", le lettere alfabetiche di Boetti diventano "Dopo Boetti", la lattina Campbell's di Warhol diventa "Dopo Warhol", la famosa merda d'artista di Manzoni diventa "Dopo Manzoni", la piazza metafisica di De Chirico in Italia diventa "Dopo De Chirico". Chirico" e poi "Dopo Vasarely, Modigliani, Balla, Botero, Hopper, Mondrian, Magnelli, Burri, Scheggi, Perilli, Dorazio, Biasi, Salvo..." e ancora le opere di Gilardi, Campesan, Piemonti, Salvadori… e con un pizzico di ironia puoi anche avere "After Gost". “…resta forte la convinzione – afferma Giorgio Gost – che questi oggetti si siano salvati nella “capsula del tempo”, insieme al “Pluri-Bolle! " della Vecchia Economia, sono e resteranno una fotografia “solidissima” dei nostri tempi… ”. Giorgio Gost nasce il 6 aprile 1962 a Salsomaggiore. Nella seconda metà del 1990 inizia a dedicarsi alla pittura metafisica, con particolare interesse per il colore. Dal 2000 predilige soggetti geometrici. Nel 2008 inizia i suoi "Percorsi alla ricerca del colore". Nel 2009 inizia i suoi "Viaggi nella Vecchia Economia". Si tratta di opere su tela con applicazione di documenti originali , manoscritti, del 1982 e del 1983, per lo più provenienti da industrie. Viene così riconosciuto il valore sociale dell'imprenditorialità del tempo che l'artista vuole sottolineare. Nel 2011, come è stato detto, lo “Stop The Time!” Inizia il ciclo. L'artista applica quindi sulla tela oggetti di uso comune (bottiglie d'acqua, scatolette di carne, cibo, medicinali, ecc.), in modo da conservarli per i millenni successivi. Successivamente è arrivato il "Dopo...", di cui si è già accennato, ovvero oggetti e concetti che rimarranno nel tempo anche se gli originali non esisteranno più. Gost, che espone dal 2008, ha partecipato alla Biennale di Venezia 2011, curata da Vittorio Sgarbi. Il suo "tempo capsule" sono apprezzate dalla critica e dal mercato e, pur richiamando la Pop Art, hanno un importante valore aggiunto rispetto a quello nella loro forte finalità di salvare oggetti e concetti, caratterizzando le realtà del passato, per i prossimi millenni, salvandole da l'oblio a cui sarebbero destinati da una società, come quella attuale, che tende a dimenticare velocemente, a cancellare tutto ciò che l'ha preceduta; una sorta di “damnatio memoriae” ingiusta, nascosta e non dichiarata, ma purtroppo definitivamente realizzata.

IMMAGINI DELLA NATIVITÀ AL MUSEO DIOCESANO E LA CHIESA DI SAN TOMMASO APOSTOLO A TORINO

Al Museo Diocesano di Torino, chiesa inferiore del Duomo, in piazza San Giovanni, inaugura giovedì 9 dicembre, alle ore 18, la mostra “Natività”, curata da don Carlo Franco Direttore MDT e la partecipazione di don Umberto Casale, docente presso la Facoltà Teologica di Torino. Accanto alle opere di Carlo Sismonda (1929-2011) con l'intensa definizione delle immagini, che evocano la pittura e il luminoso cromatismo dei Fauves, si possono notare le preziose miniature di Giuseppe Mocchia: due stili diversi e diverse ambientazioni tecnico-espressive che creano un momento di coinvolgente spiritualità (orario di apertura: ven, sab, dom e lun 10-18, fino al 7 febbraio 2022). Una spiritualità che si avverte osservando la rappresentazione della "Natività 2021" di Luigi Stoisa esposta presso la Chiesa di San Tommaso Apostolo, in via Pietro Micca sempre a Torino, curata anche in questa occasione da don Carlo Franco, diac. Flavio Picotti, e organizzato dal Duomo di Torino. Una grande composizione realizzata su tre cartoni alti 3 metri, con disegni realizzati con il carbone, caratterizzati dai personaggi della natività, sormontati da due angeli, e dalle scene di vita quotidiana contemporanea dell'Occidente e dell'Oriente (automobili, uomini sul posto di lavoro, bambini, artigiani, pozzi di petrolio, minareti) e, al centro, il Bambino Gesù in braccio alla Madonna (orario di apertura: sabato, domenica e festivi 10-12/16-19, fino al 6 febbraio 2022). (A. Miss.)

Nella foto: "Natività 2021". L'opera è composta da 3 scatole alte 300 cm x larghe 150 cm, avvolte alla base da un letto di paglia di grano. I disegni sono fatti con il carbone.

DAVIDE PALUDETTO ARTE CONTEMPORANEA. SIMMETRIA BERLINESE. HILDEBRANDT - MELSHEIMER - SCHMIDT

Tre artisti. Tre mondi. Tre diverse visioni che formano un triangolo, la figura geometrica perfetta, soprattutto se i suoi lati sono uguali tra loro. Un triangolo equilatero che pone le basi, le sue fondamenta, su un'unica origine, una città. Berlino. Gregor Hildebrandt - Isa Melsheimer - Erik Schmidt. Erik Schmidt, Gregor Hildebrandt e Isa Melsheimer sono i tre vertici da cui parte e nasce non solo la figura triangolare, ma anche la mostra Berliner Symmetrie, un cosmo creato dal loro incontro, e in cui materiali, gesti, forme, colori entrano nel gallery davidepaludetto | l'arte contemporanea e conquistarla, modificandone la configurazione e le dinamiche. Quella che si crea è una nuova realtà, frutto dell'unione di ogni specifica componente della triade artistica, tutte uniche nella loro concezione, e che nonostante la fusione riescono a far emergere le loro personalità e caratteristiche peculiari. Berliner Symmetrie è un nuovo mondo, una casa, uno spazio nello spazio, dove sei invitato ad entrare e provare nuove sensazioni. Non c'è centro, non c'è cornice. Come nella struttura biologica del rizoma, lineare e orizzontale, si percepisce un policentrismo, una fitta rete di tanti centri tutti collegati tra loro e sullo stesso piano, senza creare gerarchie e potendo così sentirsi tutti parte di un unico sistema in cui ogni relazione tra i singoli elementi è simmetrica. Berliner Symmetrie è l'incontro di tre diverse concezioni dell'arte, della società, del mondo, che nascono dalla stessa città madre e, come esploratrici, rimangono in un continuo stato di movimento, di azione, di ricerca, per continuare un viaggio verso porti sicuri, simmetrici, dove attraccare.

orari di apertura della galleria: martedì - sabato 15.00 - 19.00

IL PRESEPE MONUMENTALE DELLA BASILICATA DI FRANCO ARTESE PRESSO IL DUOMO DI TORINO

Fino al 2 febbraio 2022 sarà aperto al pubblico presso il Duomo di Torino il Presepe Monumentale della Basilicata realizzato dal maestro presepiale Francesco Artese su iniziativa dell'Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata con il patrocinio del Comune di Torino. La Natività è rappresentata nel paesaggio sempre sorprendente dei Sassi di Matera, uno dei luoghi più antichi del mondo. La Vergine ricorda la scultura in bronzo della Madonna del Pollino realizzata dall'artista olandese Daphné du Barry nell'atto di donare suo Figlio all'umanità, mentre la figura di San Giuseppe ricorda quella del presepe cinquecentesco di Altobello Persio da Montescaglioso , esposto a Tursi . Il presepe lucano è un'opera capace di raccontare, insieme al mistero della Nascita, la storia, la cultura di una terra ricca di spiritualità naturale in un paesaggio caratterizzato da case scavate nel tufo e incastrate tra loro, abbazie, santuari, cattedrali , borghi, vicoli e scale, grotte e palazzi signorili, archi e gallerie, giardini e terrazze, da cui emergono i caratteristici camini o campanili delle chiese sotterranee, impreziositi da affreschi che simboleggiano un'arte che lega l'uomo a Dio. presepe un brulicante di vita, un racconto diffuso di quella cultura di quartiere, fatta di solidarietà e condivisione tra famiglie, con oltre 120 personaggi, che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso, che attinge a immagini tratte da riti e tradizioni della civiltà contadina lucana, ancora viva e sentita anche dai giovani, tra cui la rappresentazione del Maggio di Accettura, attraverso un gruppo di buoi che, aiutati da uomini, trainano il tronco di un grande albero e un corteo simbolo della forte devozione popolare per la Vergine Maria con fedeli che portano sul capo le “cinture”, composizioni di ceri costruite come fossero architetture, ex voto in cui si sintetizzano speranze e attese ma anche attestati di gratitudine per le grazie ricevute. Nel presepe c'è anche l'omaggio che la Basilicata rende a Torino e al Piemonte, ospitando in scena la figura di San Giuseppe Cottolengo - che nel 1832 aveva fondato a Torino la "Casetta della Divina Provvidenza" dove accolse disabili , disabili e orfani, offrendo loro casa, cure mediche, assistenza e istruzione - e che è rappresentato nell'atto di accompagnare un infermo alla grotta, e dall'immagine del beato Pier Giorgio Frassa¬ti, le cui spoglie mortali sono custodito nel Duomo di Torino, che trascina un carro sul quale arrivano "gli ultimi" alla presenza del Figlio di Dio. Molto suggestiva anche la scena di San Giovanni Bo ¬sco che, affiancato dal suo allievo San Domenico Savio, il santo bambino morto all'età di quattordici anni, lasciando un segno indelebile nella comunità cristiana piemontese, indica la strada a tre ragazzi, perché tutti possano vivere la gioia del Natale, nello spazio plastico di una rinnovata memoria. Particolarmente toccante è la scena della famiglia di emigranti con la quale la Basilicata ha voluto omaggiare i tanti lucani che in passato hanno attraversato l'Italia per saziare la loro fame di lavoro e di futuro, arrivando in Piemonte. Questo gruppo di personaggi è rappresentato in un unico blocco, a sottolineare l'unità di destino che li unisce, con la valigia di cartone, icona dell'emigrazione italiana del '900, che contiene le cose più care di cui non si vuole separarsi , e la coperta di lana che il padre porta sotto braccio, quasi a trattenere il calore familiare con cui scaldare i propri cari nei momenti più difficili. Spiega il maestro del presepe Franco Artese: “Per me il presepe è una missione, portare attraverso le mie opere il messaggio evangelico che San Francesco ha rappresentato, portando nel mondo i nostri paesaggi del sud e i nostri valori. Ringrazio l'Apt Basilicata che ha creduto nella mia attività”.

Giovedì 16 dicembre, ore 18. Vivi la settima edizione del primo talento letterario itinerante per aspiranti scrittori

La Biblioteca Civica Nicolò e Paola Francone di Chieri ospiterà giovedì 16 dicembre in diretta la settima edizione di Incipit Trovesi, il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM - Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, in sinergia con regione piemontese. A guidare l'incontro, vero e proprio spettacolo di intrattenimento, gli attori del B-Teatro, con le incursioni musicali del violinista Walter Matacena, primo violino in spalla dell'Orchestra Sinfonica di Asti. L'appuntamento sarà preceduto, sabato 11 dicembre, dalle incursioni degli attori del B-Teatro al mercato di Chieri dove improvviseranno “Il gioco degli Incipit” distribuendo un libro tributo a chiunque indovinerà il titolo di un famoso libro dal suo incipit. Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta, Lazio: Incipit Trovesi toccherà per la prima volta cinque regioni. È un format a tappe: la sfida si giocherà con scatti incipit nelle biblioteche e nei luoghi della cultura, in presenza e/o online, in live streaming, da ottobre 2021 a giugno 2022. L'obiettivo non è premiare il miglior romanzo inedito , ma trova nuovi talenti. In 6 anni Incipit Trovesi ha scoperto più di 40 nuovi autori, pubblicato 60 libri e coinvolto più di 10mila persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali. Incipit Trovesi è un vero e proprio talento della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la loro idea di libro, incontrarsi e dialogare con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto. Durante ogni appuntamento (19 in totale, più un ballottaggio, due semifinali e la finale) gli aspiranti scrittori avranno a disposizione 60 secondi per leggere l'incipit o raccontare il proprio libro. La novità di quest'anno è la sfida uno contro uno tra i concorrenti che saranno giudicati dal pubblico in sala, in caso di eventi in presenza, e dalla giuria tecnica. Il concorrente che, tra i due sfidanti, avrà ottenuto il maggior numero di voti, passerà alla fase successiva, dove avrà ancora 30 secondi di tempo per leggere il suo incipit prima del giudizio della giuria tecnica che assegnerà un voto da 0 a 10. Uno Una volta designato il vincitore della tappa, voterà il pubblico che, da casa, attraverso la pedana di voto predisposta dal Comitato Organizzatore, potrà esprimere la propria preferenza per un altro concorrente entro 60 minuti dalla conclusione della corsa. Potrà partecipare al ballottaggio chi avrà ottenuto il maggior numero di voti. I primi classificati di ogni tappa ed eventuale ripescaggio potranno accedere alle semifinali per giocarsi la possibilità di raggiungere la finale, prevista per giugno 2022. Le ultime tre finali sono state presentate da Neri Marcoré, Boosta dei Subsonica e Iaia Forte. Il primo e il secondo classificato riceveranno un premio in denaro rispettivamente di 1.500 e 600 euro; In palio tra tutti i partecipanti alla finale anche il Premio Italo Calvino, Indice Libro del Mese, Golem, Leone Verde, Coop e gli eventuali altri premi assegnati dalle case editrici. La partecipazione a Incipitofferesi è gratuita e aperta a scrittori, principianti e non, adulti, di tutte le nazionalità. I candidati dovranno inviare le prime righe del proprio lavoro: le parole di apertura, un massimo di 1.000 righe con cui catturare l'attenzione dei lettori e una descrizione dei contenuti dell'opera (max 1.800 battute). L'incipit deve essere inedito (le opere autopubblicate sono equiparate alle opere inedite in quanto non hanno distribuzione regolare). Il concorso si svolgerà in lingua italiana. La possibilità di partecipare alle tappe è garantita fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il bando Incipit Offeresi sarà trasmesso sulla rete 7WEB.TV e disponibile sulle pagine Facebook e Youtube di Incipit Offeresi e sulle pagine delle biblioteche partner e degli altri canali collegati. Incipit Aggiesi è un'iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM - Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e dalla Regione Piemonte, con la collaborazione della Scuola del Libro di Roma e con il patrocinio di NovaCoop. Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore per la passione e la professionalità con cui ha ideato e curato Incipit Trovesi.

TUNNEL DEL PONTE. PUNTI LINEE SUPERFICI. TORINO 1970

ORARI DI APERTURA: da martedì a sabato 10.00-12.30; 16.00-19.30. Dicembre aperto la domenica. Fino all'8 gennaio 2022

“Punti linea di superficie. Torino 1970”. La mostra proposta è dedicata, senza pretendere di essere esaustiva, a una serie di artisti che hanno segnato la ricerca degli anni Settanta a Torino; una ricerca complessa anche dal punto di vista teorico, iniziata in realtà alla fine del Anni 60. L'intento è quello di ricordare come siano stati diversi i modi di interrogare i fondamenti e gli orizzonti della pittura attraverso la decostruzione e la scomposizione analitica del linguaggio formale e la nostra mostra cerca di farlo immergendo il visitatore in un clima artistico e culturale ben preciso e unitario , indipendentemente dalle singole, forti individualità che l'hanno animata.Il percorso espositivo si articola in una selezione di opere di nove artisti: Mario Davico, Sandro De Alexandris, Marco Gastini, Gino Gorza, Giorgio Griffa, Horiki Kastutomi, Carol Rama, Piero Rambaudi , Mario Surbone. È passato ormai mezzo secolo, finalmente abbiamo gli strumenti adeguati e la giusta prospettiva per cogliere e storicizzare l'essenza più intima di t poetica erede. Per alcuni il passaggio tra gli anni Sessanta e Settanta ha coinciso con l'inizio di un percorso individuale riconoscibile, per altri con una focalizzazione sui confini della propria indagine, per altri ancora con una pausa e una pausa rispetto al cardine fondamentale della propria linguaggio. Davico e Horiki non hanno mai messo in discussione apertamente la materia della pittura né il modo di disporla sulla tela: gli Assoluti di Davico, con la loro vibrante trama monocroma "tessuta" a tempera attraverso segni infiniti, testimoniano il punto di arrivo di una pittura lodata quasi in segreto. Surbone, invece, per realizzare il suo Incisi, sostituì il disegno con l'intaglio “musicale” di forme geometriche con segmenti di profili lineari. Carol Rama, intorno al 1973-1974, è arrivata alla realizzazione di alcune opere con i fili, che la annoverano tra le protagoniste di questa mostra e che rappresentano una digressione “minimalista” rispetto ai pneumatici più famosi. Per Gorza la ragione dell'opera non risiede nella sua forma, ma come lui stesso ha affermato: “Invece del formato valgono le direzioni indicate dal movimento dell'osservatore”. In questo senso l'artista, attraverso l'atto creativo, gioca con la grammatica della percezione. La scelta del monocromo, per De Alexandris, non è segnata da un'uniformità statica, ma è al contrario dinamica e vibrante, come risultato di un processo, di una costante tendenza al "verso". L'artista trasforma il bianco in un attivatore di luce, in un reagente a cui è affidato il compito di connettere l'opera con lo spazio che la accoglie. Marco Gastini in quegli anni creò un tipo di pittura senza pennelli, senza colori, senza tela; proprio in quel momento iniziò ad usare il plexiglas in bacchette o lastre su cui lasciava cadere macchie di vernice, o fusioni di piombo o antimonio. Il suo lavoro è legato a quello di Giorgio Griffa, con il quale allestisce un'importante mostra nel 1972. Quest'ultima, però, rimane per lo più solitaria e non fa parte di una corrente specifica: in mostra, accanto a due opere costituite da percorsi lineari, esponiamo un dipinto del 1967, presentato da Griffa alla sua personale di debutto alla Galleria Martano (1968). Infine Piero Rambaudi, autentico outsider che in quegli anni si avvicinò alla cibernetica, sperimentò in ogni suo progetto una gamma molto ampia di variazioni, in una continua tensione dialettica tra finito e infinito, tra serie e variazione, tra norma e trasgressione.

GIARDINI DI TORINO. STORIA, INCONTRI E LEGGENDE NEI PARCHI DELLA CITTÀ

 Ai giardini e ai parchi di Torino è dedicato il recentissimo volume curato da un gruppo di nove scrittori e giornalisti locali. L'elegante volume si compone di 260 pagine ed è suddiviso in oltre 60 capitoli, ciascuno dedicato a un diverso giardino torinese e ai personaggi storici che lo frequentarono o ai quali era dedicata l'area verde. La monografia tratta dei giardini e dei parchi torinesi del centro e della periferia, ma anche delle innumerevoli testimonianze storiche che conservano all'ombra dei loro alberi, tra le aiuole e lungo i pittoreschi viali. Busti, busti, lapidi, steli, monumenti di personaggi illustri e famosi: sentinelle di marmo, bronzo e pietra a guardia degli spazi verdi che li accolgono e con i quali vivono in simbiosi. Giardini, parchi e polmoni verdi di Torino per tradurre il panorama scenografico della città nelle pagine di un libro ricco di curiosità, spigolature, racconti e canzoni. Una ricca galleria fotografica con oltre 90 immagini tutte a colori, firmata dai giornalisti Carla Colombo, Vittorio Greco e Beppe Lachello, completa la monografia che comprende anche alcuni spartiti dedicati ai giardini della città, composti dal cantautore torinese Giuseppe Novaira. I capitoli, firmati da Piero Abrate, Francesco Albano, Luigia Casati, Massimo Centini, Sergio Donna, Stefano Garzaro, Achille Maria Giachino, Milo Julini e Anna Perrini, sono preceduti da una prefazione di Alberto Riccadonna. Il volume a tiratura limitata è edito dall'Associazione Monginevro Cultura con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana di Torino.

per informazioni: segreteria@monginevrocultura.net

APRE AD AOSTA LA MOSTRA RENÉ MONJOIE. INCONTRI FORTUNATI

L'Assessorato ai Beni Culturali, Turismo, Sport e Commercio della Regione Autonoma Valle d'Aosta comunica che venerdì 10 dicembre 2021, alle ore 18, sarà presentata presso il quartiere fieristico dell'Hôtel des États di Aosta la mostra René Monjoie. Incontri casuali. La mostra, realizzata dalla Struttura Attività Espositive e Promozione dell'Identità Culturale e curata da Daria Jorioz, propone un progetto artistico in cui René Monjoie abbandona il ruolo di fotografo professionista per dedicarsi liberamente all'arte, offrendo al pubblico immagini inedite accostate in trittici che suggeriscono analogie e contrasti, dialoghi e suggestioni. La mostra è arricchita da un video realizzato da Andrea Alborno. Afferma l'assessore Jean-Pierre Guichardaz: “Questa mostra è un omaggio a un noto e apprezzato fotografo della nostra regione, che ha contribuito alla documentazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale valdostano. Sono certo che questa iniziativa espositiva sarà apprezzata dagli appassionati di fotografia e di arte contemporanea. Scrive in catalogo la curatrice, Daria Jorioz: “René Monjoie presenta al pubblico le sue note visive in questo progetto inedito intitolato Incontri fortuiti. Liberato dalla propria dichiarazione della macchina fotografica e del treppiede, preziosi compagni di decenni, ha deciso di proseguire osservare il mondo con lo stesso stupore di sempre, ma più leggero, armato solo della fotocamera del suo telefonino.La capacità di osservare, l'abilità nella scelta degli scatti, lo sguardo limpido di chi sa ancora stupire, l'innato arguzia, ironia e curiosità, oltre a una cultura artistica e letteraria non comune, gli permettono di essere un osservatore privilegiato della realtà e di giocare con le immagini." René Monjoie nasce a Parigi nel 1937 dove vive e lavora fino al 1970, anno in cui si trasferisce in Valle d'Aosta, paese d'origine della moglie Franca. Diplomato alla scuola d'arte École Boulle di Parigi, nel 1959 frequenta un corso di design all'École des Arts Appliqués e al Conservatoire des Arts et Métiers. Sempre nel 1959 ha svolto il servizio militare, trascorrendo un periodo in Algeria, dove ha iniziato la sua carriera di fotografo. Tra il 1962 e il 1970, a Parigi, lavora presso lo studio Design Technés, frequentato da artisti come César, Armand, Ipoustéguy, poi presso l'agenzia di pubblicità OFREP e presso la Compagnie Française d'Édition. Dal 1967 al 1970 diventa fotografo indipendente, occupandosi di pubblicità e reportage fotografico di illustrazione e decorazione per "La Maison de Marie Claire" e "Marie France". Nel 1969 partecipa al Salon des artistes décorateurs al Grand Palais di Parigi, con due opere di cui una di arte cinetica. Dal 1971 al 1999 ha lavorato come fotografo professionista in Valle d'Aosta, specializzandosi nella ripresa di affreschi e opere d'arte, fotografie di rilievi e disegni di reperti portati alla luce in siti archeologici, immagini di località turistiche, oggetti di artigianato, installazioni industriali . Collabora da tempo con la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Valle d'Aosta e ha insegnato fotografia nell'ambito del corso regionale per la formazione dei geometri dell'architettura rurale. La mostra Incontri fortuiti, che resterà aperta fino al 27 febbraio 2022, è arricchita da un catalogo illustrato bilingue italo-francese, con testi di René Monjoie, Jean-Pierre Guichardaz, Daria Jorioz e Gianni Nuti, edito da Sagep Editore, disponibile per acquisto in mostra al prezzo di 15 euro.

Orari di apertura: martedì-domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. L'ingresso è gratuito.

Per garantire la sicurezza sanitaria, i visitatori sono tenuti a indossare le maschere. Nella sede espositiva sarà rispettata la distanza minima di oltre un metro e l'afflusso sarà regolamentato al fine di evitare assembramenti. È obbligatorio esibire il Green Pass.

TITANI. LE SCULTURE DI CARLO D'ORIA AL MUSEO LAVAZZA

Area Archeologica del Museo Lavazza via Bologna 32 | Torino. Fino al 28 gennaio 2022

In occasione dell'Art Site Fest 2021, lo spazio della basilica paleocristiana scoperto nel 2014 ospiterà per l'occasione le opere di Carlo D'Oria. Si tratta del terzo intervento site specific dello scultore torinese, realizzato per il festival in stretta relazione e dialogo con le mostre della Palazzina di Caccia di Stupinigi e di Palazzo Madama. la visita è inclusa nel biglietto e nella visita guidata dell'Area Archeologica della Basilica Paleocristiana di San Secondo.

UN LIBRO PER NATALE. DAL 13 DICEMBRE AL CENTRO STUDI PIEMONTE

Un libro per il Natale è l'invito che da anni il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis rivolge a Soci e amici a pensare ai libri per i propri regali di Natale: silenziosi preziosi “regali” discreti che accompagneranno chi li riceve. Anche quest'anno - nel rispetto delle regole imposte dall'emergenza Covid - sarà allestita presso la sede di via Ottavio Revel 15 a Torino, dal 13 al 23 dicembre la mostra delle pubblicazioni - novità e cataloghi - del Centro insieme a altri libri sul Piemonte. Accanto a Un libro per il Natale, il Centro Studi Piemontese propone, per il ciclo delle “Piccole mostre”, la mostra Il tempo inposte. Fotografie di storia e di vita tra Piemonte, Italia e oltre (1861-1961), dall'Archivio del Centro Studi Piemontesi, "estratte" dalla grande mostra virtuale che verrà proiettata in anteprima il 13 dicembre e sarà poi aperta al pubblico sito web www.studipiemontesi.it

Per tutta la giornata di lunedì 13 dicembre flashmob con gli autori

Poesie inedite di Antonio Bodrero / Barba Tòni

50 anni di Risorgimento negli studi piemontesi

Orari: Inaugurazione lunedì 13 dicembre 2021 dalle ore 11.00 alle ore 19.00 Le mostre proseguiranno fino al 23 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 12.00; 15-18; Sabato 18 dicembre aperto tutto il giorno dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso la domenica

Ingresso gratuito con Green Pass e mascherina

Informazioni: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.it; www.studipiemontesi.it

“L'OROLOGIO DELLA STELLA. UN NATALE IN POESIA” CON IL PROF. GIOVANNI TESIO A CISTERN D'ASTI

La musicalità delle parole per parlare di Natale con il prof. Giovanni Tesio che sarà a Cisterna d'Asti mercoledì 8 dicembre 2021 alle ore 16 presso la Parrocchia “Santi Gervasio e Protasio”, Piazza A. Speranza. “La scia della stella. Un Natale in poesia” è il titolo dell'incontro promosso da Polo Cittattiva per Asti e Alba – ICSDamiano, Museo di Cisterna, Israt, Unità Parrocchiale di Cisterna d'Asti, con Fra Production Spa, Bookshop “Il Pellicano” e Aimc di Asti Prosegue anche l'iniziativa #bottiglieperlacultura con le aziende: Mo, Vaudano Gaggie, Cantine Povero, Cantine Povero Distribuzione srl, Vincenzo Bossotti, Azienda Agricola Cà di Tulin L'iniziativa è gratuita, aperta a tutti e valida per l'aggiornamento dei docenti di tutti livelli Iscrizione al link (entro il 3 dicembre): https://forms.gle/ccn5j28jdzvgndmg6

Giovanni Tesio: già docente di Letteratura italiana all'Università A. Avogadro del Piemonte Orientale, ha pubblicato alcuni volumi di saggi (per Interlinea, nel 2014, La poesia al marginini e nel 2020 La luce delle parole), una biografia di Augusto Monti , una monografia su Piero Chiara, numerose antologie. Per Einaudi ha curato la scelta dal carteggio editoriale di Italo Calvino, I libri degli Altri (1991); più recentemente la conversazione con Primo Levi, Io che parlo (2016), e più recentemente, a Interlinea, un altro volume di considerazioni sulla vita e l'opera di Levi, Primo Levi. Qualcos'altro da dire (2018). Anche ad Interlinea un pamphlet in difesa della lettura, della letteratura e della poesia, che ho amato di più. Perché leggerli? Come leggerli? (2012), un "sillabario" dal titolo Parole essenziali (2014), la raccolta di poesie Piture parolà (2018) e ha curato le antologie Negli abissi del campo di concentramento (2019) e Nel buco nero di Auschwitz (2021). La sua attività poetica, dopo lontani inizi, si è concretizzata nella pubblicazione di un libro di canzoni in piemontese di 369 sonetti, intitolato Vita dacant e da canté (Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, Torino 2017), seguito poi da due titoli editi da Interlinea, Piture parolà (2018) e Nosgnor (2020). Per trentacinque anni è stato collaboratore della “Stampa”, il cui inserto, “Torinosette”, collabora ancora oggi. Dal 2018 è edito da Lindau il suo primo libro di narrativa, Gli zoccoli nell'erbaeavy. Fa parte del comitato scientifico del Centro Studi Letterari di Novara ed è tra i fondatori e direttori della collana poetica “Lyra”.

LA DIVINA COMMEDIA TRA ARTE E SCUOLA

10 dicembre 2021 - 26 febbraio 2022 - Sala Juvarra - Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Inaugurazione 10 dicembre - 10.30, Auditorium Vivaldi

 La Divina Commedia vista con gli occhi di tanti studenti, maestri, docenti, studiosi che l'hanno analizzata e approfondita dalle elementari all'università. Libri scolastici, testi universitari, saggi di illustri esperti hanno contribuito a trasmettere a tutti noi, attraverso i programmi scolastici e accademici, il genio letterario, teologico e artistico di Dante Alighieri e il fantasioso "sogno" della Divina Commedia che è penetrato così tanto molto nella nostra mente e nella nostra vita quotidiana. Insieme alla parte del libro, avremo una sezione che ci permetterà di vedere la Divina Commedia attraverso gli occhi di 4 grandi Maestri dell'Arte:

le 100 canzoni in miniatura di Monika Beisner

L'inferno nelle acqueforti di Domenico Ferrari

Il pop-up interattivo di Massimo Missiroli

gli acquerelli di Cesare Pianciola.

Un approfondimento di Musli con i contributi della Biblioteca Nazionale e del Comitato di Torino del "Dante" sulla Società Dante Alighieri nata nel 1889 sotto l'egida di Giosuè Carducci e la presidenza di Ruggero Bonghi, avente come statuto scopo di "tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madrepatria e alimentando l'amore e il culto per la civiltà italiana tra gli stranieri" (art. 1). Uno spazio per conoscere la storia e il contributo che questa importante istituzione ha portato alla cultura italiana nella trasmissione della lingua e del nostro patrimonio letterario. Il Comitato Dante SettecenTO-UniTo, insieme ai suoi partner d'eccellenza come la Biblioteca Universitaria Nazionale di Torino e il Musli (Museo del Libro Scuola e Infanzia), con il supporto di Ambrogio Intermodale e in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Torino e gli Amici dell'Associazione Biblioteca Nazionale, promuove questo primo evento dedicato alla Divina Commedia e all'educazione, tema che verrà approfondito, da una prospettiva diversa, a partire da marzo 2022 presso la sede di Musli.

Ingresso libero. Obbligatorio pass verde e mascherina

A PINEROLO LA MOSTRA "CARO PINOCCHIO: 140 ANNI E NON DIMOSTRARLI"

Il Consorzio Vittone, l'Associazione Naturalistica Pinerolese, l'Associazione Amarte 1999, il Centro Studi e Museo di Arte Preistorica e l'Associazione Arti e Tradizioni Popolari, propongono la mostra “Caro Pinocchio 140 anni e non dimostrarli”. La mostra, patrocinata da la Città di Pinerolo e la Città Metropolitana di Torino, celebra il celebre burattino ideato da Carlo Collodi (pseudonimo del giornalista e scrittore fiorentino Carlo Lorenzini) proponendo anche una serie di iniziative collegate La mostra è dedicata alla preziosa raccolta di pubblicazioni del insegnante Maria Bruera, affiancato da volumi prestati dalla Pro Loco e dal Comune di Vernante, centro turistico della Valle di Cuneo Valle Vermenagna dove si possono ammirare le pitture murali dell'illustratore, fumettista e pittore Attilio Mussino, conosciuto in tutto il mondo come lo "Zio di Pinocchio". Nella mostra allestita a Pinerolo si possono ammirare anche le riproduzioni di opere di Nan o Campeggi, a cura di Remo Caffaro e proposta da Amarte 1999, gli animali della storia visti e reinterpretati dall'Associazione Naturalistica Pinerolese, la ricostruzione del laboratorio di Mastro Geppetto a cura dell'Associazione Arti e Tradizioni Popolari, con i reperti provenienti da collezioni private e dal laboratorio di Beppe Bruno e altri video e gadget ispirati a Pinocchio. L'inaugurazione è prevista per sabato 11 dicembre alle 16.30 nella sala Caramba di via Trieste a Pinerolo. La mostra resterà aperta fino a domenica 9 gennaio, anche grazie all'impegno dei volontari CNA Pensionati e delle associazioni culturali locali. Sabato 18 dicembre alle 17.30 presso il Circolo Sociale è in programma un incontro con letture e musica a cura del Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica. Il convegno "C'era una volta... Pinocchio & C." di Piero Oppezzo sarà accompagnato dalle musiche proposte dal pianista Carlo Lamberti. Giovedì 23 dicembre alle 20.30 al Teatro Incontro andrà in scena un brano del musical Pinocchio, a cura degli studenti del Centro Danza Pinerolo di via Mamiani, con la direzione artistica di Roberta Bozzalla e con la partecipazione degli studenti dell'Accademia Albert Music Scuola diretta da Francesca Ficara. Nelle biblioteche per ragazzi di Corso Piave a Pinerolo a dicembre, di Abbadia Alpina e Riva di Pinerolo a gennaio e febbraio sono previsti gli appuntamenti con il “Pinocchio dei bambini” e con i disegni ispirati alla lettura di pagine del capolavoro di Collodi. Nei primi mesi del 2022 è previsto anche un convegno della Società Storica Pinerolese e l'iniziativa “Caro Pinocchio Off” a Giaveno e Coazze. Tutte le iniziative sono gratuite con qualsiasi offerta libera, ovviamente per i possessori del Green Pass e integralmente rispetto delle normative anti Covid-19.

Per informazioni visitare il sito www.consorziovittone.it, chiamare il numero telefonico 335-5922571 o scrivere a segreteria@consorziovittone.it

SALUZZO. "INTERSEZIONI/DIALOGHI D'ARTISTI E LATITUDINI".

Nuovo allestimento "Mostra e Collezione Permanente" dell'Istituto Garuzzo per le Arti Visive

11 dicembre 2021 La Castiglia di Saluzzo Piazza Castello 1, Saluzzo (CN)

In occasione della Giornata del Contemporaneo, la Collezione dell'Istituto Garuzzo per le Arti Visive ospitata a Castiglia di Saluzzo aprirà le sue porte a un laboratorio per bambini, all'insegna della fantasia e della creatività ispirata alle infinite idee dell'arte contemporanea. Il pomeriggio dell'11 dicembre 2021, i servizi educativi MusaKids proporranno un laboratorio per la fascia di età compresa tra i 5 e i 12 anni. Durante la giornata sarà possibile visitare Intersezioni, dialoghi tra artisti e latitudini, il nuovo allestimento della Collezione dell'Istituto Garuzzo che vede gli spazi de La Castiglia rimodellati con molte importanti acquisizioni di artisti italiani, da noti maestri contemporanei ad artisti emergenti della scena. artistico italiano. Il percorso espositivo racconta il tentativo e la vocazione dell'Istituto di costruire un dialogo continuo con il mondo, un confronto che accomuna e collega luoghi e generazioni. Il linguaggio dell'arte compone una delle architetture attraverso le quali è possibile osservare l'enorme complessità della cultura contemporanea, tracciandone al tempo stesso percorsi globali e locali. Il tema della nuova mostra è l'incrocio, l'intersezione tra micro-storie e macro-temi il cui fil rouge cambia continuamente - storico, sociale, politico, teorico, formale - così come cambiano i linguaggi espressivi e le identità degli artisti. La narrazione che si cerca di delineare tratteggia con tratti imprecisi una possibile geografia del sentimento, un atlante dello sguardo contemporaneo che ha confini fugaci ed evanescenti perché ogni distanza, o differenza, dove esiste, è misurabile solo a partire da un confronto e da una relazione . “I temi attorno ai quali abbiamo raccolto e accostato le opere in mostra – spiega il curatore Alessandro Carrer – sono fortemente legati al nostro presente, ma qui non sono solo le singole opere a comunicare o suggerire, è soprattutto il modo in cui sono disposti, il dialogo che cercano di creare tra loro, così come, negli anni, l'Istituto Garuzzo è riuscito a costruire ponti anche con paesi al di fuori dei circuiti tradizionali dell'arte contemporanea”. Da oltre 16 anni, il Garuzzo Institute for Visual Arts promuove l'arte contemporanea non solo in Italia attraverso mostre e progetti espositivi, programmi di residenza, premi e scambi culturali. Nel corso del tempo, l'Istituto ha realizzato oltre ottanta mostre in 16 diversi paesi, offrendo uno spaccato della scena artistica attuale e illustrandone in modo dinamico trasformazioni e prospettive. "L'Istituto Garuzzo - dichiara la Presidente Rosalba Garuzzo - continua la sua missione di diplomazia culturale nel mondo dell'arte contemporanea, ci auguriamo che il nuovo allestimento della nostra Collezione sia di forte sostegno anche nel contesto internazionale per la candidatura di Saluzzo e delle Terre del Monviso Capitale della Cultura per il 2024”.

FONDAZIONE AMENDOLA. PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLA MOSTRA "I VOLTI DEL NOVECENTO NEI RITRATTI DI CARLO LEVI"

AVIGLIANA. MOSTRA PERSONALE DEL PITTORE ALFREDO CIOCCA

Casa in muratura - Piazzetta Santa Maria - Avigliana (To). Organizzazione: Associazione Culturale "Art for You" - Avigliana (To)

Durata: da sabato 4 a domenica 12 dicembre 2021. Orari di apertura: feriali: 15:30-19:00 festivi: 11:00-13:00/1 5:30-19:00 Lunedì: chiuso

Sono passati più di due anni dall'ultima mostra a “Casa Mattone”. Questo lungo periodo ci ha visto segregati in casa per cause di forza maggiore, siamo stati costretti ad andarcene. I contatti con gli amici sono diminuiti o quasi annullati, ma la voglia in noi di ritrovarci è più viva che mai. Con questo spirito vi aspetto in fiera. Mostra che dedico a due "vecchi" amici che avrei voluto vedere in mezzo a voi: Carlo ed Enrico. Non sarà possibile ma sono sicuro che li avrò comunque vicino.

IN UN LIBRO I CAPOLAVORI DELLA PINACOTECA VOLTAGGIO

Un volume, edito da SAGEP, per presentare 10 capolavori della Pinacoteca di Voltaggio tornati al loro originario splendore. Non è un caso che il titolo scelto per la pubblicazione che rendiconta l'opera di restauro di 10 opere d'arte custodite nel complesso dei Cappuccini, sia: "SPLENDENTE", poiché l'attento lavoro di recupero e la cura e valorizzazione corale, effettuati nell'ambito del progetto "Un Coro per Voltaggio: Arte e Musica in Convento" ne hanno davvero reso luminosa la bellezza. Il volume si compone di dieci schede, ciascuna delle quali contiene una parte dedicata all'analisi storica critica e una scheda di documentazione relativa al processo di restauro. Resplendenti” sarà presentato al pubblico domenica 12 dicembre 2021, alle ore 16, presso la Chiesa di Santa Caterina a Genova, ingresso da via Bartolomeo Bosco (dietro il Tribunale)

BIELLA. L'ESPERIENZA DI ARTE VIRTUALE VAN GOGH + MONET SI È CHIUSA LA DOMENICA

 Boom di presenze nell'ultimo weekend e un contributo di 10.000 euro

La mostra Virtual Art Experience Van Gogh + Monet ha chiuso i battenti domenica scorsa ed è stata un successo sotto molti aspetti. Certamente in relazione al numero di visitatori che, nonostante l'inizio della pandemia, hanno raggiunto l'obiettivo prefissato. È stato anche un primo test per osservare la reazione del pubblico che ha apprezzato questo nuovo modo di avvicinarsi e vivere l'arte che, grazie all'ausilio della tecnologia, riesce ad immergersi nel passato e nella vita dei pittori, regalando punti di vista . inediti e far conoscere e apprezzare il lavoro degli artisti. Anche in previsione della ristrutturazione del Museo, che inizierà a breve, questa è stata una vera e propria prova generale per gli investimenti in innovazione tecnologica. Un weekend da record con 350 presenze in due giorni e una buona notizia: l'incasso da parte della Regione Piemonte di un contributo di 10.000 euro per la mostra.

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Chieri, raduno. La 10° Memory Fornaca è stata vinta da Salvini e Tagliaferri

LA RICERCA DEL LAVORO. Opportunità della settimana (13-12-2021)

ARTE PIEMONTESE: GROTTESCHE FOSSANO, PALAZZINA STUPINIGI, LUZZATI, LEVIS E SISMONDA, CALDERARA, CAMERA, VIALE, SCHIVARDI, ORTO BOTANICO, MASCIA, FERRARIS, FIORINO, BENE VAGIENNA...

COMICS PASSION: Xmas Comics & Games 2021 a Torino: ospiti, redattori e programma

ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

Bonus auto elettrica: cosa introduce il nuovo decreto

Come scegliere una caldaia a condensazione

Sede Legale: Via Balbo 1 - 10023 Chieri (To) Redazione: Via Vittorio Emanuele II, 44 - 10023 Chieri (To) Reg.: RG3340 - Tribunale Torino - 31/01/1983 Reg.: 38 - Tribunale Torino - 01/ 07/2021 telefono/fax: +39 0119421786 CF e P.IVA IT07095000019 Capo Dipartimento: Giuseppe Pio Marcato

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