Rischio idrogeologico in Sardegna: il ricorso della Regione - Protezione civile, Il Giornale della

2021-12-18 03:07:31 By : Mr. Hardy Yu

Invieremo le credenziali all'indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione.

La Regione Sardegna ha scritto a tutti i sindaci del territorio, alle Province e alle Unioni dei Comuni per sollecitare l'attuazione di tutte le azioni volte ad aumentare la sicurezza del territorio di competenza e per realizzare gli interventi utili a contrastare il rischio idrogeologico. “Nel corso della legislatura, la Regione è intervenuta in situazioni di emergenza con mezzi propri e misure straordinarie, ma anche e soprattutto nell'importante azione preventiva volta alla salvaguardia e alla tutela dei territori. Oggi proseguiamo nel cammino che abbiamo tracciato, agendo di concerto con tutti coloro chiamati ad intervenire a vario titolo nella tutela dell'ambiente, il nostro bene più prezioso", ha affermato il presidente della Regione Christian Solinas, ricordando l'importanza dell'azione fondamentale svolta dai sindaci, schierati in prima linea a difesa delle proprie comunità L'importanza dei piani comunali Il documento con le indicazioni in tema di interventi urgenti per il contrasto del rischio idrogeologico, condiviso anche con la Protezione Civile, il Corpo Forestale, il Genio Civile, il Distretto Idrografico della Sardegna e con i competenti Dipartimenti (Lavori Pubblici ed Enti locali), oltre a indicare le azioni prioritarie per la messa in sicurezza, si sofferma sull'importanza di adeguare i piani comunali di rischio idraulico e idrogeologico alle disposizioni del D.lgs. Piano Regionale di Protezione Civile per il rischio idraulico, idrogeologico e fenomeni atmosferici avverse misure di messa in sicurezza Dal punto di vista delle misure strutturali, una volta valutate le criticità che possono modificare l'assetto idrogeologico e compromettere la sicurezza, i soggetti competenti sono chiamati ad individuare le tipologie di interventi strutturali rapidi ed urgenti, sia idraulici che di una natura geomorfologica. Nel primo caso, la pulizia degli alvei - che deve avvenire per circa 100 metri a monte e a valle degli incroci viabilità - con l'eliminazione degli elementi di disturbo e di impedimento al regolare deflusso delle acque (alberi sradicati, materiali solidi e rifiuti che possono occludere o ridurre i tratti di deflusso dei corsi d'acqua) e il taglio selettivo della vegetazione che può pregiudicare il regolare deflusso delle acque; interventi di messa in sicurezza idraulica di ponti o opere d'arte mediante manutenzioni urgenti, ordinarie o straordinarie. Grande attenzione è richiesta anche per i canali interrati o di guardia e per il monitoraggio delle attività antropiche in grado di determinare la produzione di significativi volumi solidi che possono essere trasportati a valle durante eventi di piena. Tra le principali misure di messa in sicurezza geomorfologica, invece, vi è la rimozione di qualsiasi materiale dal versante o dalla vegetazione instabile o danneggiato da incendi; interventi di manutenzione preventiva ordinaria e straordinaria per messa in sicurezza e stabilizzazione dei pendii; la rimozione di eventuali blocchi pericolosi e il posizionamento di sistemi di ritenuta; la regolazione delle acque correnti superficiali. rosso/mn (fonte: Regione Sardegna)

Hai segnalazioni, suggerimenti, richieste che vuoi sottoporre alla redazione? Vuoi collaborare con noi?

Inviaci una mail a: redazione@ilgiornaledellaprotezionecivile.it

Tel: 051 8490100 Fax: 051 8490103 Skype: com_giornaleprociv

Redazione: via Ugo Bassi, 11 - 40121 Bologna