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a cura di Redazione Autoappassionato.it
3 giugno 2021, 10:24
La stagione 1996 è stata una delle più emozionanti del campionato turistico. Le vetture della Classe 1 erano infatti dotate di tecnologie allo stesso livello di quelle della Formula 1. Con la benedizione della FIA, il campionato tedesco DTM era diventato l'International Touring Car Championship (ITC), con gare organizzate in tutto il mondo , da Hockenheim alla Germania a San Paolo in Brasile. Le gare sono state trasmesse in diretta televisiva e ogni evento ha tenuto incollati gli appassionati al video grazie alla presenza di piloti famosi e soprattutto per i numerosi ed entusiasmanti sorpassi. Alla fine della stagione, Opel ha festeggiato il più importante successo della sua storia nelle corse automobilistiche vincendo i titoli piloti e costruttori, contro agguerriti concorrenti come Alfa Romeo e Mercedes. I campioni del turismo del 1996 sono stati l'Opel Calibra V6 4×4 e Manuel Reuter.
La griglia di partenza era piena di stelle. Ex piloti di Formula 1 come Alessandro Nannini, JJ Lehto e Hans-Joachim Stuck hanno combattuto contro giovani promettenti come Giancarlo Fisichella e i vincitori del DTM Nicola Larini (1993), Klaus Ludwig (1994) e Bernd Schneider (1995). Nel campionato internazionale, le squadre ufficiali Joest, Rosberg e Zakspeed hanno corso per Opel. Le vetture turismo di classe 1 erano tecnologicamente avanzate: motori V6 da 2,5 litri di cilindrata e 500 CV, telaio purosangue; e, nel caso della Opel Calibra, con trazione integrale, ABS e cambio semiautomatico con paddle al volante che permettevano di effettuare cambi marcia in frazioni di secondo. I tempi sul giro delle vetture turismo ITC erano in linea con quelli della Formula 3000, il campionato che all'epoca preparava i piloti per la Formula 1.
Per Opel, la stagione è iniziata nel migliore dei modi sul circuito di casa di Hockenheimring. Il 14 aprile 1996, esattamente 25 anni fa, Manuel Reuter vinse con la sua Opel Calibra “Cliff” la prima delle due gare. Il pilota tedesco di Mainz si è assicurato il campionato durante una turbolenta gara disputata sotto la pioggia a San Paolo, in Brasile, durante la quale è riuscito a lasciarsi alle spalle il suo principale rivale per il titolo, il pilota Mercedes Bernd Schneider. Oltre al titolo piloti, nel finale di stagione svoltosi a Suzuka in Giappone, Opel ha conquistato anche il primo posto nel campionato costruttori con 349 punti, davanti ad Alfa Romeo (340 punti) e Mercedes (305). I piloti al volante della Opel Calibra hanno conquistato nove vittorie - quattro di Klaus Ludwig (team Opel Zakspeed), tre di Manuel Reuter (Joest), due di "Strietzel" Stuck (Rosberg) - e 19 podi su 26 gare.
Con un motore V6 basato su quello della Opel Monterey, la Opel Calibra della stagione 1996 aveva a disposizione circa 500 CV. Cosworth Engineering ha ulteriormente sviluppato il motore nel corso della stagione. Il blocco in alluminio ha consentito un notevole risparmio di peso rispetto al predecessore. La maggiore larghezza dell'angolo di inclinazione (75, in precedenza 54 gradi) ha ridotto l'altezza complessiva e ha quindi consentito un baricentro più favorevole e prese d'aria più piatte.
L'auto era inoltre dotata di una trasmissione idraulica semiautomatica a sei velocità. La tecnologia, sviluppata insieme al partner Opel Williams GP Engineering, ha ridotto il carico di lavoro del pilota, soprattutto nelle fasi di gara più impegnative, e ha impedito al motore di fuoriuscire. Il cambio sequenziale funzionava con un sistema idraulico ad alta pressione. Il pilota cambiava marcia con i paddle al volante o premendo un pulsante. La Opel Calibra ha impiegato solo 0,004 secondi per cambiare marcia, incluso l'innesto della frizione.
Un altro sistema idraulico ha variato le pressioni nei blocchi differenziali. I sensori hanno misurato lo slittamento delle ruote e la centralina elettronica ha convertito le informazioni nella migliore pressione idraulica, aumentandola ad esempio in fase di accelerazione e chiudendo così il bloccaggio del differenziale. Una volta registrato nel computer il percorso e quindi il comportamento di trazione in ogni punto, è stato possibile programmare il bloccaggio dei differenziali e anche la regolazione automatica degli stabilizzatori (cioè le barre antirollio). Anche la tenuta di strada della Opel Calibra per l'ITC è migliorata notevolmente grazie al lavoro degli specialisti dell'aerodinamica: con 200 ore di test in galleria del vento, hanno aumentato il carico aerodinamico di un valore incredibile: ben il 28 percento.
Con il trionfo di Opel alla fine della stagione 1996, l'era delle vetture turismo di Classe 1 aveva raggiunto il suo apice. La "Formula 1 con il tetto" era diventata troppo costosa in termini di sviluppo e gestione. L'ITC è passato alla storia dopo soli due anni. Nel 2000 il DTM è tornato - ora chiamato German Touring Car Masters - con nuovi regolamenti e tecnologie più semplici e ancora una volta con i team ufficiali di Rüsselsheim. Manuel Reuter ha conquistato due vittorie con la Opel Astra V8 Coupé. Sul gradino più alto del podio sono saliti anche Joachim Winkelhock e Uwe Alzen.
Oggi, la maggior parte delle auto da turismo dell'era ITC e DTM si trovano fianco a fianco nella collezione Opel Classic. La Opel Calibra “Cliff” del 1996 in bianco e nero è parcheggiata in prima fila. La vettura iridata è in pole position, senza rivali, da 25 anni.
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