Bugatti W16 Mistral: prezzo, motore, potenza, interni e video - Quattroruote.it

2022-08-21 21:45:28 By : Ms. Bianhong Li

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La Bugatti W16 Mistral resterà uno sfizio per pochi: i 99 esemplari previsti a 5 milioni di euro l'uno sono già stati venduti prima ancora della presentazione a Pebble Beach. Sfumata la possibilità di parcheggiarla in garage, resta intatta la facoltà di sognare con l'ennesima reinterpretazione della Bugatti Chiron, che assume questa volta le forme di una roadster estrema. Suo sarà il compito di chiudere l'era del motore W16 del marchio francese, nato nel 2005 con la Veyron e ora giunto al termine della sua carriera.

Bugatti W16 Mistral, l’ultima termica di Molsheim

Roadster a gran voce. Bugatti ci ha già abituati ad ambiziose trasformazioni della Chiron: la Centodieci, la Divo e la Voiture Noir hanno già dimostrato come sia stato recuperato quel concetto di "coachbuild" che permette di creare veri e propri esemplari unici seguendo i desideri dei clienti. E la W16 Mistral è un nuovo capitolo della stessa storia. La scelta della carrozzeria roadster affonda nella tradizione del marchio (il 40% della produzione totale di tutti i modelli ha il tetto ripiegabile o apribile) e soprattutto esaudisce i desideri di molti clienti che hanno chiesto tale soluzione a gran voce.

1.600 CV per il futuro record di velocità a tetto aperto. Trattandosi dell'ultima apparizione del W16 quadriturbo nella produzione di serie, era necessario fare il massimo: per questo la Mistral adotta l'unità da 1600 CV della Chiron Super Sport 300+ per offrire prestazioni assolutamente estreme anche con il vento tra i capelli. La monoscocca di carbonio è stata pesantemente modificata per poter rimuovere il tetto e mantenere la necessaria rigidità, ma i designer hanno colto anche l'occasione per affinare le forme e ottenere un taglio ancora più emozionante e dinamico dell'insieme. La Bugatti non ha fornito alcun dato prestazionale sulla vettura, ma ha già lasciato intendere di voler portare presto la Mistral in pista per poter conquistare il titolo di roadster più veloce della storia. La Sport 300+ con lo stesso motore ha sfiorato nel 2019 i 500 km/h ed è stata prodotta in 30 esemplari.

Design unico ispirato alla Type 57 Grand Raid di Gangloff del 1934. La Bugatti immagina già per la Mistral un futuro radioso come auto da collezione e ha voluto per lei creare un design completamente nuovo ed evocativo, slegato dalle altre interpretazioni della Chiron. Lo stile è stato sviluppando prendendo come ispirazione la Type 57 Grand Raid realizzata da Gangloff nel 1934, un’auto molto evoluta per l'epoca per via delle sue forme. La sua colorazione bicolore gialla e nera è stata replicata sulla W16 Mistral presentata al pubblico ed è anche un omaggio allo stesso Ettore Bugatti, che spesso ha fatto verniciare così le sue auto personali.

Prese d’aria sdoppiate. La mascherina a ferro di cavallo mantiene un legame con la Chron pur essendo più larga e profonda di ogni altro modello: questa soluzione ha permesso di liberare le prese d'aria laterali per gli intercooler rivedendo anche i flussi aerodinamici. I gruppi ottici sono specifici per questo modello e presentano quattro elementi orizzontali anteriori a Led e il design a X posteriore che riprende la Bolide, ma a dominare la scena è il parabrezza curvo e ribassato che si unisce perfettamente con i cristalli laterali. Le fiancate sono state pulite e le prese d'aria sono state spostate nella parte superiore con elementi sdoppiati ai lati e al di sopra dei passeggeri, mentre il W16 rimane visibile dietro all'abitacolo, come da tradizione.

La forma segue la funzione. Il posteriore è privo di elementi aerodinamici fissi superiori, mentre l'estrattore di grande diametro circonda la grande apertura riservata ai terminali di scarico. A Molsheim, la forma segue sempre la funzione e per questo la Bugatti ha scelto precise soluzioni stilistiche in base alle esigenze tecniche: l'esempio è dato proprio dagli inediti airscoop sul tetto, che alimentano il propulsore. Il loro sviluppo ha richiesto un lavoro dedicato per poter superare i test di ribaltamento e per questo sono di carbonio e possono reggere l'intero peso della vettura. Allo stesso tempo offrono ai passeggeri un'esperienza acustica completamente nuova, che si unisce a quella assolutamente unica dello scarico e delle quattro turbine del W16.

Nella leva del cambio, l'elefante di Rembrandt. Gli interni derivano dalla Chiron e non presentano elementi completamente ridisegnati. Sono stati invece rielaborati lavorando su tinte, finiture e materiali per poter essere all'altezza della esclusività della Mistral. Qui non solo ritroviamo l'abbinamento tra il giallo e il nero della carrozzeria, ma anche elementi d’alluminio e titanio. Sono unici per la Mistral i pannelli porta di pelle con motivo intrecciato e il pomello del cambio automatico realizzato con un blocco d’alluminio lavorato dal pieno con inserti di legno e ambra che disegnano il profilo del famoso elefante danzante di Rembrandt Bugatti, legato indissolubilmente al marchio francese grazie alla Type 41 Royale. 

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