Domanda mondiale di petrolio: per Goldman Sachs non ha paura del Covid

2021-12-18 03:07:03 By : Mr. william wei

Secondo Goldman Sachs, infatti, nel 2022 e nel 2023 potremmo stabilire nuovi record di sempre. Con buona pace di chi sognava una ripresa verde e di essersi già lasciato alle spalle il picco dei fossili

(Rinnovabili.it) - Mentre nel mondo continuano a salire i numeri della variante Omicron, le previsioni sulla domanda mondiale di petrolio non temono lockdown, chiusure e blocchi produttivi. Secondo Goldman Sachs, infatti, nel 2022 e nel 2023 potremmo stabilire nuovi record di sempre. Con buona pace di chi sognava una ripresa verde e di essersi già lasciato alle spalle il picco dei fossili.

"Abbiamo già registrato una domanda record poco prima di quest'ultima variante e stiamo aggiungendo una maggiore domanda da parte dell'aviazione e l'economia globale è ancora in crescita", afferma Damien Courvalin, capo della ricerca energetica presso Goldman Sachs. "Avremo un nuovo record di domanda nel 2022 e di nuovo nel 2023".

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I settori che guideranno la domanda mondiale di petrolio nei prossimi due anni saranno i trasporti e anche il settore delle costruzioni. Mentre la pandemia di coronavirus, prevede la banca di investimento, avrà numeri elevati ma un impatto limitato. Courvalin sottolinea che la curva dell'aumento dei casi è salita alle stelle, ma senza che i Paesi introducano misure particolarmente restrittive, come i blocchi al traffico che potrebbero avere un grande impatto sulla domanda. Inoltre, i dati sulla mobilità ad alta frequenza sono pressoché invariati.

A conti fatti, quindi, Goldman Sachs prevede che la domanda mondiale di petrolio salirà a 106 milioni di barili al giorno entro la fine di questo decennio. E non si aspetta una transizione energetica così veloce come sperava alla COp26 di Glasgow. Sarà più graduale, sostiene Courvalin. Anche la mobilità elettrica - il settore che potrebbe avere un impatto notevole sulla domanda - avrà ancora ripercussioni limitate, soprattutto perché il trasporto pesante e gli aerei sono ancora all'inizio del processo di decarbonizzazione.

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Queste previsioni sono in linea, ma più pessimistiche, con quelle dell'Aie e dei paesi dell'Opec. L'agenzia internazionale per l'energia stima che il 2022 porterà un aumento della domanda di circa 3 milioni di barili al giorno. Il gruppo dei Paesi esportatori di petrolio, invece, pensa che l'anno prossimo raggiungeremo la soglia dei 100 milioni di barili/giorno, tornando così ai livelli pre-Covid.

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