Un Plan de Emergencia per affrontare la peggiore siccità della storia del Cile (VIDEO) - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile

2022-08-15 00:15:14 By : Mr. Tony Wang

Acqua | Agricoltura | Clima | Diritto e normativa

Dissalatori, irrigazione agricola efficiente, risparmio idrico nelle zone rurali e in città

Il governo di sinistra del Cile si rivolge direttamente ai suoi cittadini: «Il Cile sta attraversando la più profonda ed estesa siccità della sua storia. Mai prima d’ora il Paese ha subito una condizione di scarsità d’acqua come quella che stiamo vivendo, soprattutto nella zona tra Atacama e La Araucanía. Affrontarlo  è compito di tutti come società. Come governo, abbiamo sviluppato un piano d’azione per rispondere all’emergenza e garantire la disponibilità di acqua per l’intera popolazione. Agire ora è urgente!»

Infatti, il ministero dei Beni Nazionali, in collaborazione con i ministeri dei lavori pubblici e dell’agricoltura, ha pubblicato il Visor Territorial de la sequía che contiene informazioni georeferenziate sulla situazione idrica per ogni regione del CIle. E il governo cileno ricorda che «L’ultimo Rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite ha rivelato che il danno ambientale al pianeta è irreversibile. Tanto che non dovremmo più parlare di Cambiamento Climatico, ma di Crisi Climatica. Per il Cile, una delle conseguenze più gravi di questa crisi sono i 13 anni della peggiore siccità della storia, che ci costringe ad adottare misure urgenti per affrontarla insieme».

Il Cile nel 2021 ha vissuto il quarto anno più secco della sua storia e ha un deficit di precipitazioni compreso tra il 60% e l’80% rispetto alla media storica. Inoltre, il deficit di accumulo di neve è dell’85% e i suoi principali invasi di acqua dolce raggiungono appena il 34% della loro capacità. Tra le città più colpite c’è la capitale, Santiago, i cui 7 milioni di abitanti vengono riforniti dalle acque dei fiumi Maipo e Mapocho che erano ai minimi storici. Nel 2022 la situazione è leggermente cambiate grazie alle piogge dei mesi invernali, ma non è bastato.

Intervistata da El Mercurio, Alicia Moya, meteorologa dell’ Oficina de Servicios Climáticos de la Dirección Meteorológica de Chile ha spiegato che «Sebbene ci  siano aree che hanno migliorato il livello dell’acqua rispetto al 2020, il deficit resta in gran parte del Cile». La zona centrale, dove si trova Santiago ha un deficit idrico del 30%, motivo per cui alcuni municipios della capitale hanno avviato piani per ridurre l’acqua negli spazi pubblici, sostituendo i prati con giardini che richiedono meno acqua da  irrigazione. Nonostante manchi ancora un mese alla fine dell’inverno australe, la Moya ritiene che «Ci vorrebbe molta pioggia per ridurre il deficit nella zona centrale, ma resto fiduciosa che le precipitazioni saranno sufficienti affinché il Paese sia vicino il più possibile a un range normale».

Il Governo cileno ha elaborato un Plan de Emergencia che punta ad «Aumentare la disponibilità di acqua e a migliorare l’efficienza del suo utilizzo, con l’obiettivo di garantire l’approvvigionamento per il consumo umano e la produzione alimentare». I pilastri di questo Piano e della Estrategia Hídrica, che conferma molte delle scelte e dei finanziamenti del precedente governo di destra del Cile, sono:

Utilizzo di acqua dissalata: Negli ultimi 5 anni i progetti di dissalazione hanno avuto un grande sviluppo, con una crescita dell’88% rispetto ai progetti approvati nei 5 anni precedenti. Per aumentare la disponibilità di acqua, sarà dato un forte impulso alla desalinizzazione, soprattutto nelle regioni di Coquimbo e Valparaíso. Nel dicembre 2021 è entrato in funzione il primo impianto di desalinizzazione di proprietà statale, costruito nella regione di Atacama e che rifornisce 210.000 persone nei distretti di Caldera, Copiapó, Chañaral e Tierra Amarilla. Ha una capacità di produzione di 1.200 litri al secondo e ha richiesto un investimento di 250 milioni di dollari. Secondo il censimento volto dall’ufficio GPS, la capacità degli impianti di desalinizzazione attualmente esistenti in Cile per il consumo minerario, industriale e umano ammonta a 6.653 litri al secondo. Attualmente sono in costruzione 3 progetti di dissalazione nelle regioni di Tarapacá, Antofagasta e Coquimbo che aggiungeranno 4.184 litri al secondo di capacità di dissalazione e ci sono 3 progetti in corso di qualificazione ambientale per 3.610 litri al secondo e 4 progetti in fase di sviluppo per 3.800 litri al secondo.

Tecniche di irrigazione per la produzione alimentare: Tra gli investimenti più importanti per fornire acqua al settore agricolo c’è quello nel progresso nella tecnologia di irrigazione. Tra il 2018 e il 2021, gli investimenti pubblici sono ammontati a oltre 400 milioni di dollari in opere di irrigazione, come la costruzione di sistemi e canali di irrigazione, bacini artificiali, dighe, pozzi e canalizzazione nei fiumi. Data la gravità della siccità, gli investimenti nelle infrastrutture di irrigazione sono aumentati costantemente durante questo periodo. Inoltre, durante questo governo, è stato promosso il Plan de Embalses Priorizados  che costruirà 26 bacini idrici in tutto il Paese con un investimento di 6 miliardi di dollari. Verrà creato un Fondo Especial de Sequía per aumentare le risorse nella legge sull’irrigazione fino a superare i 110 miliardi di pesos di investimento all’anno nel 2021 e nel 2022. Verrà creato un fondo strategico per la ricerca sulla siccità da 6 miliardi di pesos, per la progettazione di politiche pubbliche, regolamenti, studi e soluzioni tecnologiche per affrontare la siccità.

Acqua potabile rurale: La diminuzione della disponibilità di acqua per il consumo umano ha colpito in modo particolare le aree rurali dove le famiglie vengono rifornite attraverso i sistemi di acqua potabile delle comunità rurali. Il governo ha aumentato le risorse investite per queste famiglie, ampliando del 21% la copertura del Programa de Agua Potable Rural (APR) del MOP, raggiungendo la cifra di 2.239 sistemi a beneficio di 645.000 famiglie. Nel 2021 sono stati nvestiti quasi 300 milioni di dollari, triplicando quasi l’investimento medio annuo dell’ultimo decennio (2010-2019). Nell’ambito del piano, verrà mantenuto uno slancio degli investimenti per raggiungere un investimento di 650 milioni di dollari per il biennio 2021-2022.

Utilizzo efficiente dell’acqua nelle città: Tutti affrontiamo questa crisi. Saranno sanzionati gli usi non responsabili dell’acqua durante i periodi di siccità estrema. Questo avverrà attraverso un lavoro coordinato con i municipios per la creazione di ordinanze comunali che sanzionano l’irrigazione dei giardini durante il giorno, l’irrigazione di parchi e piazze, il lavaggio delle auto con un tubo flessibile, l’apertura di rubinetti, tra gli altri usi irresponsabili dell’acqua. Allo stesso tempo, verranno apportate le modifiche corrispondenti per avere un sistema di tariffazione per blocchi ed estendere la sanzione per il consumo eccessivo. Saranno vietati gli scarichi in mare di acque reflue provenienti da scarichi sottomarini con trattamento primario. In questo modo le aziende di depurazione che operano sulla costa dovranno effettuare un trattamento secondario, in modo che le acque reflue possano essere utilizzate successivamente. Le aziende idriche devono ridurre le perdite d’acqua nelle reti di distribuzione, poiché attualmente il 33% dell’acqua prodotta non arriva agli utenti e si perde nelle tubazioni per vari motivi. Con questo piano, le perdite saranno ridotte al 25% entro il 2030.

Il governo cileno conclude: «Affrontare la crisi idrica è un lavoro a cui tutti noi come società possiamo contribuire. Come cittadini, settore pubblico e privato, comuni, dobbiamo adattarci ed essere responsabili del consumo di acqua. Unisciti a chi si prende cura dell’acqua!»

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